Ilaria Massocco ~ Sviluppo e benessere organizzativo

Evolvere in scenari complessi è possibile grazie a leader in grado di attuare cambiamenti profondi e significativi. Per farlo, è importante abbandonare i vecchi schemi e adottare approcci che accompagnino il cambiamento. La Teoria U o theory U è oggi tra le più riconosciute metodologie a riguardo.

Leadership autoritaria e leadership generativa

Quante volte nelle aziende si sente dire “abbiamo sempre fatto così”, in un approccio autoritario che guarda al passato e non permette di apportare alcun tipo di cambiamento?

Oggi sappiamo come l’idea stereotipata dei leader autoritari è inefficace e negativa per il lavoro in team, per questo si guarda a una tipologia differente di leadership, quella generativa.

La leadership generativa vede i leader come persone che si prendono cura del proprio team e rendono l’ambiente di lavoro positivo e propositivo, favorendo la crescita e il benessere del gruppo, insieme all’autonomia e alla responsabilizzazione dei singoli, che si sentono liberi di agire e lavorano meglio raggiungendo più facilmente gli obiettivi.

Come si può passare efficacemente da una leadership autoritaria a una generativa? Secondo Otto Scharmer, professore al MIT di Boston e membro della Society for Organizational Learning, il cambiamento è possibile grazie alla Teoria U.

Che cos’è la Teoria U

La Teoria U, chiamata anche Teoria del punto cieco della leadership, ribalta l’approccio della leadership autoritaria e del “si è sempre fatto così” e si apre al futuro permettendo all’azienda di evolvere e migliorare, in particolare per quanto riguarda la comunicazione tra le persone.

Scharmer ha definito questa teoria 25 anni fa e in un’intervista di Manageritalia la definisce:

«Un approccio alle organizzazioni, alla leadership e all’innovazione che coniuga l’approccio pragmatico al cambiamento sistemico, con un senso più ampio del bene comune. Mette in risalto l’importanza della coscienza e della collaborazione per guidare un cambiamento reale».

La teoria del punto cieco della leadership permette l’evoluzione da un Ego-sistema, incentrato sugli interessi dei singoli, a un Eco-sistema, in cui al contrario ci si prende cura del benessere della collettività.

Per Scharmer il passaggio da Ego a Eco-sistema è possibile solo se si sviluppa una nuova consapevolezza, che parte dai singoli e arriva ai gruppi e alle intere aziende.  

Il grafico della Teoria U

Per spiegare in modo efficace la Teoria U, la possiamo rappresentare graficamente come una U maiuscola.

La prima parte della U, quella a sinistra, rappresenta il passato, la seconda, a destra, il futuro. Al centro, sul fondo della U, c’è il punto cieco.

Si può provare a passare in modo lineare da sinistra a destra (come suggerisce la freccia rossa nella grafica sottostante), ma il tentativo è reso impossibile da abitudini, stereotipi e pregiudizi, che portano ad avere diffidenza verso situazioni e persone che non conosciamo e in cui non ci riconosciamo. 

Si tratta di reazioni stereotipate, che le persone attuano in modo inconscio, definite da Otto Scharmer Downloading

Solo riconoscendo il downloading è possibile procedere verso il futuro e aprirsi al cambiamento, per iniziare un percorso di decostruzione, che parte dal passato e scava a fondo fino al punto cieco, liberandosi delle proprie abitudini e aprendosi a un futuro nuovo.

Fonte immagine: https://scuolaintelligenzaemotiva.it/la-teoria-u-di-otto-sharmer-la-mancanza-di-consapevolezza-come-punto-cieco-della-leadership/

Le basi della Teoria U

Come si può realizzare il percorso di cambiamento della U Theory? Attraverso tre elementi:

    • Mente aperta al confronto per superare il downloading;

    • Cuore aperto per accogliere e ascoltare gli altri;

    • Volontà aperta ai possibili futuri che possono scaturire dal cambiamento.

Un leader può aprire mente, cuore e volontà superando ignoranza e paura e lavorando su sette caratteristiche fondamentali:

    • Ascolto generativo, che apre al cambiamento e agli altri e permette di anticipare gli scenari futuri ed evolvere in scenari complessi;

    • Saper osservare la realtà senza pregiudizi;

    • Sentire, per iniziare ad agire;

    • Presenziare, per essere consapevoli di sé e del proprio ruolo;

    • Cristallizzare il gruppo di lavoro centrale come mezzo per muoversi verso il futuro;

    • Mettere in pratica attraverso la prototipazione;

    • Eseguire, per ottenere un cambiamento.

I vantaggi di utilizzare la teoria del punto cieco della leadership in azienda

La teoria U in azienda ha numerosi campi di applicazione, ad esempio permette di migliorare la comunicazione tra i membri del team, di generare un clima collaborativo e di fiducia e di essere congruenti e innovativi.

Grazie alla Theory U il leader generativo può cambiare radicalmente l’azienda, sviluppando uno sguardo aperto al futuro, pensando a soluzioni non lineari e trasformando gli ostacoli in opportunità

Ripensare (e migliorare) la leadership in azienda grazie alla Teoria U

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *