Ilaria Massocco ~ Sviluppo e benessere organizzativo

Cultura organizzativa

Nel vasto e mutevole panorama del mondo aziendale, una forza invisibile ma potente guida le organizzazioni: la cultura aziendale.

La cultura permette di chiarire le motivazioni che stanno alla base dei comportamenti, evitando semplificazioni del tipo che le cose si fanno in una determinata maniera perché in quella si è sempre fatto. Il superamento di tale semplificazione permette di analizzare l’organizzazione da un punto di vista dinamico, dalla storia comune dei suoi membri, alla nascita e al successivo sviluppo, fino alle esperienze che gli individui hanno depositato all’interno dell’organizzazione e che ne definiscono l’univocità rispetto alle altre organizzazioni.

Ricercare una spiegazione culturale dei comportamenti significa individuare un filo conduttore che rende immediatamente evidenti quei fenomeni che, a prima vista, possono apparire incomprensibili e a volte persino irrazionali, ma che determinano la qualità e l’essenza stessa dell’organizzazione.

Cos’è la cultura aziendale?

Quando si parla di cultura organizzativa si mutua un termine di derivazione socio-antropologica. La cultura è strettamente connessa con la presenza umana nell’organizzazione, essendo il prodotto di idee, pensieri, valori delle persone che ne hanno fatto parte in passato e che continuano a operare nel presente.

Il processo di apprendimento è lungo, complesso e passa attraverso la storia dell’organizzazione e l’esperienza collettiva dei suoi membri: molti aspetti del comportamento degli individui all’interno delle strutture complesse appaiono di difficile comprensione se non inquadrati in uno schema collettivo, in una sorta di modello comune ai membri del gruppo, ma proprio a quella e soltanto a quella determinata organizzazione.

Come afferma Edgar Schein, uno degli autori più autorevoli in questo campo, la cultura aziendale è un tessuto invisibile che permea l’intera struttura organizzativa, modellando atteggiamenti, decisioni e risultati. Schein sostiene che la cultura organizzativa non sia solamente ciò che si vede superficialmente, ma è costituita da tre livelli interconnessi: gli artefatti visibili, i valori condivisi e i presupposti di base. Gli artefatti sono i simboli e le pratiche tangibili, i valori condivisi comprendono le credenze comuni e i modelli di comportamento, mentre i presupposti di base rappresentano le convinzioni profonde e spesso inconsce su cui si basa l’identità dell’organizzazione.

L’attenzione alla cultura organizzativa diventa così fondamentale, proprio perché influenza il modo in cui l’azienda funziona internamente, il coinvolgimento dei collaboratori, la capacità di adattarsi ai cambiamenti e l’immagine che proietta verso l’esterno, assumendo il ruolo di componente chiave per il successo a lungo termine di un’organizzazione.

La cultura aziendale è dinamica

La cultura aziendale è un organismo vitale, alimentato dalle persone che la compongono. È un costante lavoro collettivo che richiede l’attenzione e l’apporto di ogni individuo per creare un ambiente collaborativo, inclusivo e orientato al successo. La cultura aziendale, infatti, non è statica o immutabile, ma piuttosto un tessuto vivente che si modella e si trasforma attraverso le azioni, le interazioni e le influenze di coloro che fanno parte dell’organizzazione. È un’entità dinamica che si adatta alle tendenze, alle sfide e alle esperienze delle persone che vi partecipano attivamente.

Le persone, con le loro prospettive, valori e comportamenti, sono i costruttori della cultura aziendale. Ogni membro dell’organizzazione contribuisce in modo unico, portando con sé il proprio bagaglio di conoscenze, esperienze e credenze. Questa diversità di prospettive si riflette nella cultura aziendale, che cresce e si arricchisce con l’apporto di ciascun individuo.

La dinamicità intrinseca della cultura aziendale, plasmata dalle persone che la compongono, è la forza che rende sempre possibile il cambiamento in positivo. Questa flessibilità e adattabilità consentono all’organizzazione di evolversi, imparare dagli errori, e abbracciare nuove prospettive per creare un ambiente positivo e stimolante.

Quando le persone sono consapevoli del loro ruolo attivo nella costruzione della cultura aziendale, diventano agenti di cambiamento potenti. Questa consapevolezza collettiva alimenta un impegno condiviso per il miglioramento continuo, spingendo l’organizzazione verso una direzione positiva e costruttiva.

La capacità di cambiare in positivo è ancorata alla consapevolezza che ogni membro dell’organizzazione ha un impatto reale sulla cultura aziendale. Ogni azione, ogni decisione, ogni contributo può contribuire a costruire un ambiente più collaborativo, ispirante e orientato al benessere di tutti.

Cosa definisce un’organizzazione positiva

La formazione di una cultura aziendale positiva è un processo complesso che coinvolge molteplici elementi e richiede impegno a lungo termine da parte della leadership e dei membri dell’organizzazione. Ci sono diverse strategie e pratiche che possono contribuire alla creazione di una cultura aziendale positiva, supportate da dati e studi:

1. Leadership coinvolta e impegnata: uno studio condotto da Deloitte “Culture of Purpose – A Business Imperative” (2014) dimostra che il 94% dei dirigenti ritiene che una cultura aziendale allineata con i valori abbia un ruolo cruciale nel successo dell’azienda. La leadership gioca un ruolo fondamentale nell’incarnare i valori e nel promuovere una cultura positiva. Dati di Gallup “State of the Global Workplace Report” (2021) indicano che il coinvolgimento dei leader nell’instaurare una cultura aziendale positiva è un fattore chiave per il coinvolgimento dei dipendenti.

2. Comunicazione chiara e trasparente: la trasparenza nelle comunicazioni è fondamentale. Secondo uno studio di Glassdoor, “Mission and Culture Matter” (2019) il 77% dei dipendenti ritiene che una comunicazione trasparente dal top management migliori la cultura aziendale. La chiarezza nelle comunicazioni contribuisce a creare fiducia e coinvolgimento dei dipendenti.

3. Promozione dell’inclusione e della diversità: un rapporto di McKinsey dimostra che le aziende più inclusive sono fino al 70% più propense a registrare un maggior coinvolgimento dei dipendenti. La promozione dell’inclusione e della diversità favorisce una cultura aziendale positiva, creando un ambiente in cui ogni individuo si sente valorizzato e parte integrante dell’organizzazione.

4. Coinvolgimento e partecipazione attiva: uno studio di Harvard Business Review “Employee Happiness Isn’t Enough to Satisfy Customers” (2014), ha evidenziato che le organizzazioni che coinvolgono attivamente i dipendenti nella definizione della cultura aziendale hanno una maggiore propensione a registrare alti livelli di soddisfazione dei dipendenti e a superare sfide interne.

5. Sviluppo delle competenze e riconoscimento: programmi di sviluppo personale e professionale, oltre a pratiche di riconoscimento e gratificazione, sono correlati a una maggiore soddisfazione dei dipendenti. Uno studio di SHRM Foundation mostra che il 69% dei dipendenti ritiene che lo sviluppo delle competenze sia un fattore chiave per il coinvolgimento.

6. Feedback e gestione del cambiamento: il coinvolgimento dei dipendenti nella gestione del cambiamento è cruciale. Secondo il rapporto di Gallup, il 67% dei dipendenti coinvolti nel processo di cambiamento organizzativo ha una visione positiva della cultura aziendale.

I benefici tangibili di una cultura aziendale positiva

La dinamicità della cultura aziendale non solo rende possibile il cambiamento in positivo, ma lo rende una caratteristica intrinseca dell’organizzazione. È un invito costante a riflettere, migliorare e lavorare insieme per creare un ambiente che ispiri, sostenga e promuova il successo e il benessere collettivo.

Come visto, la cultura aziendale non è solo una serie di valori enunciati su un manifesto, è il DNA dell’azienda, il motore che guida il comportamento delle persone, le decisioni manageriali e l’interazione con il mondo esterno. Quando i valori condivisi si trasformano in azioni quotidiane, quando la leadership incarna autenticamente gli ideali aziendali e quando c’è una connessione tangibile tra il benessere delle persone e la performance aziendale, si realizza una cultura aziendale positiva.

Influenza la produttività, la fidelizzazione dei collaboratori, la capacità di adattamento e l’immagine pubblica dell’azienda. Investire nella costruzione e nel mantenimento di una cultura aziendale positiva si rivela un’azione vincente, non solo per il benessere delle persone, ma anche per il successo a lungo termine dell’organizzazione. Un’azienda con una cultura aziendale positiva infatti, è un luogo in cui le persone si sentono motivate e apprezzate e un terreno fertile per ottenere benefici misurabili e tangibili che influenzano la desiderabilità dell’azienda.

Una cultura aziendale positiva non è solo un fine, ma un viaggio in cui ogni passo verso l’integrità, l’inclusione e il supporto reciproco rappresenta un progresso tangibile verso il successo e la sostenibilità aziendale.

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